La VIGNA MADRE DI LAMI di Fernando Pietro Di Florio Di Renzo è “un altro seme” per il recupero e la salvaguardia del patrimonio genetico di viti autoctone presenti sul territorio della Maiella Orientale.
Pietro Di Florio è viticoltore custode della biodiversità di “Pé Nin Perde la Sumente” e il suo vigneto è un patrimonio di antichi ecotipi di viti ultracentenarie ereditate dal nonno, coltivate e conservate da lui.
Testimone diretto della comunità agricola del 1900 nella frazione di Lami a Lama dei Peligni, Pietro ha tanto da raccontare e da trasmetterci oralmente insieme al prezioso patrimonio del germoplasma del suo vigneto costituito da ecotipi varietali come la Ghiuppitt, la Verdacchiona, l’uva pane, la middialonga, l‘uva dellaAcea, la Cococciola e altri in fase di analisi.
Le varietà autoctone, provenienti dalle selezioni massali fatte dall’uomo e dall’ambiente di coltivazione conservano l’identità del territorio e riducono l’inquinamento attraverso un minor uso di chimica e acqua, in controtendenza con la viticoltura mondiale che fa uso quasi esclusivo di varietà clonali e i cui vigneti sono figli di una sola vite con azzeramento della biodiversità e di tutti i suoi vantaggi ambientali.

LA VIGNA MADRE DI LAMI