Ogni seme porta in se la memoria contadina che l’ha selezionato e coltivato. Nell’ambito del progetto “Pè Nin Perde la Sumente” BIO Cantina Orsogna tutela e recupera anche i saperi, le esperienze, le tradizioni e le storie orali tramandate dai contadini. Il patrimonio famigliare e comunitario di miti, storie, leggende, usanze e tradizioni trasmesso della comunità è anche il materiale che Tino Bellisario, classe 1953, mette in luce nella stesura di racconti e poesie.

COMPARE ANTONIO E COMARE NICOLETTA
La storia di compare Antonio e comare Nicoletta è un racconto o leggenda di paese la cui origine si perde nel tempo, passata di bocca in bocca e arrivata fino a noi, caricata negli anni di nuovi significati.
Per Tino, che ne fa racconto, Vuss,’Ndònie diventa metafora del rapporto tra i generi nel mondo tradizionale contadino.
Sfruttando con ironia l’ambiguo piano della sessualità, egli dimostra come sia la donna a tracciare la strada da seguire, in barba all’atavica presunzione patriarcale che per secoli ha dominato la cultura occidentale.

IL VECCHIO MERLO
La capacità di prefigurarsi il futuro, di scrutare nei segni esterni il delinearsi di un destino ha sempre avuto, nell’immaginario contadino, vitale importanza.
Il merlo di cui parla Tino nella poesia Lu Cèlle Sapèute è lo stesso dei proverbi che egli ascoltava bambino. Per secoli il suo canto, sapientemente interpretato, è stato in grado di predire con successo i fenomeni meteorologici, ma ora epocali cambiamenti climatici e paesaggistici hanno destabilizzato anche l’istintivo mondo animale.
Il vecchio merlo misterioso è esso stesso tenuto in scacco da un imprevedibile presente.

VÒTE GIARDINE!
Accudita e ammaestrata fin dalla nascita con sapienza e rispetto, considerata alla stregua di una compagna, la vacca Giardine divide le fatiche dell’aratura con il contadino. Grazie alla millenaria convivenza che ha intrecciato le storie dei loro avi, i due riescono a comprendersi e a comunicare con empatia. Durante tutto il giorno i campi risuonano del loro bizzarro dialogo: la voce, i suoni, i fischi modulati dell’uomo trovano risposta nei versi e nei comportamenti della vacca.
La musicalità e la magia di questo confronto si fanno poesia e richiamano alla memoria l’antica capacità di sentirsi piccoli tasselli in equilibrio in un grande, necessario ecosistema.

titolo Uva dellACEA

Ecotipo di Sangiovese introdotto in Abruzzo nei primi anni ‘50 del Novecento dalle maestranze laziali dell’azienda ACEA impegnate nella costruzione dei bacini idroelettrici di Bomba e Casoli. Tenuto in grande considerazione dai contadini locali per la vinificazione, ebbe una notevole diffusione nel territorio dove tuttora alcune viti sono ancora presenti.