Descrizione
Origini del vitigno
La storia del Primitivo si perde nella notte dei tempi. Probabilmente arrivato nella nostra penisola dall’altra sponda dell’Adriatico per mano degli Illiri, un popolo della regione balcanica dedito alla coltivazione della vite. I primi documenti storici attendibili sul vitigno risalgono alla seconda metà del 1700, quando un uomo di chiesa, don Francesco Filippi Indellicati Primicerio della chiesa di Gioia del Colle notò che tra i tanti vitigni delle sue vigne, ve n’era uno che giungeva a maturazione prima e dava un’uva particolarmente nera, dolce e gustosa. L’Indellicati selezionò queste viti ed impiantò il primo vigneto monovarietale di “Primitivo” (all’epoca era chiamato anche “primaticcio”).
In vigna e l’appassimento
Le forme di allevamento del Primitivo in Abruzzo sono la pergola (tendone) e il guyot. L’appassimento delle uve avviene applicando a settembre la tecnica del “Taglio reciso” sui tralci fruttiferi in maniera che interrompendo il flusso linfatico diretto ai grappoli questi si asciugano sulla pianta.
In cantina e l’affinamento del vino
Le uve raccolte a mano vengono pigiate e fermentate con un piede fatto da una piccola quantità di mosto dalla quale si innesca il resto della massa. La fermentazione con macerazione delle bucce avviene senza controllo della temperatura e prosegue fino a quando i lieviti non muoiono a causa dell’alta gradazione alcolica. L’inibizione alcolica dell’attività dei lieviti della fermentazione lascia una certa quantità di zuccheri che saranno importanti per l’equilibrio e la piacevolezza del vino. Segue una sosta post svinatura di due mesi in vasche di cemento e quattro mesi in botte grande dove la micro-ossigenazione favorisce la creazione dei profumi secondari (vaniglia, pepe bianco, pepe nero, tabacco e altre sfumature) che aggiungono complessità olfattiva al vino. Tuti i passaggi di vinificazione e di elaborazione sono effettuati seguendo gli standard “Demeter” che non prevedono aggiunte di prodotti chimici o conservanti. Il vino diventa stabile naturalmente.
Caratteristiche sensoriali
Il Primitivo vino da uve appassite è un vino di carattere e di grande personalità . In bocca sviluppa tutta la sua forza. Pieno, potente, ricco di tannini vellutati ed avvolgenti ben bilanciati con una giusta freschezza e poi nel finale lascia spazio a un importante ed elegante mineralità . Al naso rivela aromi intensi di prugna e mora seguite da sentori di violetta, vaniglia e tabacco.
Abbinamenti
Si accompagna bene a piatti forti e gustosi, indicato con ricche pietanze della tradizione mediterranea.
Temperatura di servizio
14-16°C
Gradazione Alcolica
14,5%vol