Descrizione
L’ALTA QUOTA – CHARDONNAY TERRE DI CHIETI IGP
Deserto apparente di roccia e ghiaccio che ospita una vita straordinaria fatta di piante endemiche e rare, a volte di una bellezza mozzafiato, a dispetto della severità dell’ambiente, come l’adonide ricurva “la bella tra le belle”.
Sulle vette ed i pianori d’alta quota della Majella è presente un habitat estremo dal punto di vista climatico: temperature molto basse, suolo gelato per molti mesi l’anno, vento forte, copertura nevosa molto lunga e radiazione solare intensa. Inoltre in questo habitat il suolo è pressoché assente o ridotto a pochi strati superficiali. In queste aree ha trovato ambiente idoneo il piviere tortolino ma anche il fringuello alpino e l’arvicola delle nevi.
In questo ambiente le specie d’alta quota devono essere in grado di resistere a queste condizioni estreme e lo fanno dopo lunghi processi di selezione evolutiva.
Le specie vegetali che vivono in questi habitat, piante erbacee o piccoli cespuglietti legnosi dal forte temperamento “pioniero”, risultano particolarmente adattate grazie a numerosi accorgimenti morfologici e/o fisiologici come, ad esempio, il portamento strisciante o a pulvino, la presenza di apparati radicali poderosi, la capacità di assorbire acqua dai pori della roccia, la germinazione dei semi solo dopo un lungo periodo di vernalizzazione, la non rara presenza di una folta peluria, la capacità di eliminare i sali carbonatici attraverso concrezioni sulle foglie, ecc.
La copertura vegetale è, di conseguenza, sempre molto bassa e altamente discontinua, al punto da far apparire queste superfici, ad un primo sguardo, “nude”.
In questi habitat la competizione tra le specie è molto bassa. Ciò favorisce la presenza di numerose entità vegetali rare e/o endemiche, alcune delle quali esclusive del Parco o dell’Appennino abruzzese come, ad esempio, la pinguicola di Fiori (Pinguicula fiorii), l’androsace di Matilde (Androsace mathildae), l’alisso rupestre (Alyssum cuneifolium), la radicchiella della Maiella (Crepis magellensisis), la soldanella del calcare sannitica (Soldanella minima subsp. samnitica) e molte altre.