Descrizione
I QUARTI – PECORINO TERRE DI CHIETI IGP
Prati pingui costellati di narcisi e filipendule, su cui galoppano mandrie inquiete di cavalli e, placide, ruminano le vacche dalle mammelle turgide di latte.
Nella zona sud del Parco, compresi tra i Monti Pizzi, Porrara, Pizzalto e Rotella si trovano gli altopiani maggiori, chiamati localmente “Quarti”. Quarto del Barone, Quarto di Santa Chiara, Quarto Grande, sono solo alcuni nomi di quelli che formano un vero e proprio sistema d’altipiani carsici chiuso tra imponenti montagne.
Le lande innevate invernali lasciano il posto a campi allagati o, in alcuni anni, a un vero e proprio lago temporaneo, drenato con il trascorrere della stagione dal Fosso la Vera che termina bruscamente in un inghiottitoio nel Quarto di Santa Chiara.
Questi ambienti sono ricchi di diversità benché siano utilizzati dall’uomo come prati falciabili.
A livello floristico la zona presenta numerose specie rare e molte altre che presentano splendide fioriture, come il narciso (Narcisus poeticus) e diverse specie vegetali legati ad ambienti umidi come l’olmaria (Filipendula ulmaria). Inoltre questi ambienti ospitano numerosi uccelli migratori oltre che essere zona di passaggio di lupo ed orso.
Tra gli uccelli troviamo sia specie come l’astore e il falco pecchiaiolo che costruiscono i loro grossi nidi nelle faggete colonnari e il Picchio Dalmatino e la Balia dal Collare che trovano nei boschi vetusti ricchi di alberi marcescenti il loro nutrimento.
L’Ente Parco esercita una gestione forestale indirizzata verso un miglioramento strutturale e funzionale dei boschi, oltre ad azioni specifiche finalizzate sia alla previsione, prevenzione e lotta agli incendi, sia alla conservazione e alla diffusione di specie rare.
Non mancano inoltre biotopi di notevole interesse geobotanico a carattere relitto, come la formazione di betulla, il caprifoglio nero, il rovo erbaceo e il mirtillo nero.