La Filosofia del marchio

Il progetto “Pé Nin Perde la Sumente”, nato da BIO Cantina Orsogna in collaborazione con la Banca del Germoplasma del Parco Nazionale della Maiella, intende conservare e coltivare i “saperi e sapori contadini” ripartendo dalle aree montane e pedemontane. “Pé Nin Perde la Sumente” deriva dal dialetto abruzzese “per non perdere il seme”, inteso come origini e tradizioni. Per secoli i contadini hanno coltivato, addomesticato e conservato le varietà autoctone. Queste si sono fortemente adattate al territorio e richiedono meno chimica e acqua, con conseguente riduzione dell’inquinamento ambientale.
L’agricoltura rappresenta il presidio del territorio, il baluardo per la salvaguardia dall’erosione delle identità e dei patrimoni contadini, da sempre tramandati di generazione in generazione. La famiglia e la cultura contadina preservano la biodiversità: nel passato la sposa portava i semi in dote insieme al corredo.
Le tradizioni e la memoria dei saperi contadini, devono essere tutelati e conservati, in quanto garantiscono la continuità e il passaggio vitale tra passate e future generazioni.

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Istituita nel 2005, la Banca del Germoplasma del Parco Nazionale della Maiella è un “granaio” per conservare la biodiversità vegetale che focalizza le attività di studio e conservazione ex situ su specie selvatiche rare e/o minacciate di estinzione, endemiche, idonee per interventi di rinaturalizzazione in ecosistemi particolarmente vulnerabili o danneggiati, selvatiche progenitrici delle specie coltivate (CWR: Crop Wild Relatives), di interesse agricolo (varietà autoctone).
Le azioni per quanto riguarda il germoplasma agricolo si avvalgono di una rete di agricoltori custodi.

LE CASSEFORTI DELLA BIODIVERSITÀ
Il recupero della biodiversità riparte dalle aree montane e pedemontane che negli ultimi decenni sono state testimoni di un notevole processo di spopolamento e abbandono della coltivazione. Queste terre, dove l’agricoltura intensiva non è mai arrivata, sono il rifugio della biodiversità vegetale e animale, una straordinaria ricchezza di varietà e biotipi, frutto di secoli di pressione selettiva dell’ambiente e addomesticamento dei contadini.

L’agricoltura rappresenta il presidio del territorio e dei paesaggi agricoli, baluardo della salvaguardia dall’erosione delle identità e dei patrimoni contadini, da sempre tramandati di generazione in generazione. La famiglia e la cultura contadina preservano la biodiversità: nel passato la sposa portava in dote i semi insieme al corredo. Le varietà locali sono state riprodotte per secoli, i contadini le hanno coltivate e addomesticate. Le varietà autoctone, essendo da sempre adattate all’ambiente, fanno meno uso di chimica e acqua e riducono l’inquinamento.
Le varietà locali sono l’espressione della cultura contadina e una grande risorsa, un’opportunità per le aziende agricole del territorio.

Ogni seme porta in se la memoria contadina che l’ha selezionato e coltivato. Nell’ambito del progetto “Pé Nin Perde la Sumente” BIO Cantina Orsogna tutela e recupera anche i saperi, le esperienze, le tradizioni e le storie orali tramandate dai contadini. Il patrimonio famigliare e comunitario di miti, storie, leggende, usanze e tradizioni trasmesso nella comunità è anche il materiale che BIO Cantina Orsogna vuole valorizzare, conservare e tramandare.

GLI ECO TIPI DI VITIS VINIFERA

Nell’ambito del progetto “Pé Nin Perde la Sumente”, allo scopo di porre le basi per il ritorno della viticoltura in territori pedemontani e montani abruzzesi, dal 2020 BIO Cantina Orsogna ha disposto una campagna di rilevamento di ecotipi di Vite domestica (Vitis vinifera subsp. sativa).
L’obiettivo è recuperare il patrimonio genetico dei vitigni autoctoni presenti sul territorio, al fine di tutelare, conservare e coltivare la biodiversità dei vecchi vigneti. La distruzione dei vigneti storici e il rinnovo con nuovi vitigni ha fatto perdere una parte importante della biodiversità viticola; fortunatamente esistono ancora preziosi vigneti, costituiti 50-100 anni fa, provenienti dalla selezione massale del patrimonio viticolo del territorio. Le aree pedemontane, dove la viticoltura intensiva non è arrivata, conservano una importante ricchezza di ecotipi* di vite adattati nel tempo al territorio.

*Ecotipo di vite (Vitis vinifera) è una popolazione ottenuta attraverso una selezione massale ed è l’espressione della interazione tra il loro assetto genetico e le specifiche condizioni ambientali.

LE CULTIVAR DI VITE DOMESTICA

Nell’ambito della conservazione e coltivazione dei “saperi e sapori contadini”, fondamentali per la sopravvivenza dei territori rurali e della biodiversità delle aree pedemontane e montane BIO Cantina Orsogna ha disposto da qualche anno una campagna di rilevamento di cultivar di Vite domestica con l’obiettivo di rilevare e recuperare ecotipi di viti e vigneti espressione della interazione tra il loro assetto genetico e le specifiche condizioni ambientali compreso i fattori antropici. Si è constatato che le varietà autoctone, meno produttive, sono state trascurate dagli agricoltori, abbandonate e con esse il loro patrimonio genetico adattato al territorio.
Inoltre, l’altitudine di un vigneto ha una notevole importanza per la coltivazione della vite e di conseguenza per la qualità dell’uva che si ottiene. Si tratta di un fattore che incide sul clima e influenza lo stato della pianta e la maturazione dei frutti. Le differenze di altitudine contribuiscono quindi alla qualità dell’uva e del vino che ne deriva, poiché influenzano il patrimonio aromatico dell’uva, l’acidità, il pH e altri componenti.

Dai primi risultati della campagna di recupero sono stati rilevati diversi e interessanti ecotipi di Vite domestica legati principalmente a due vitigni storici del territorio: il Sangiovese e il Montonico. I vini Pé Nin Perde la Sumente da ecotipi di viti della Maiella Orientale che i contadini hanno coltivato, addomesticato e conservato per oltre un secolo contengono ricordi, storie, esperienze delle comunità depositarie dei contenuti fondamentali che creano il ponte tra persone e generazioni.