Descrizione
UVAGGIO
85% Pecorino
15% Altri vitigni autoctoni
ORIGINE DEL VITIGNO
La prima fonte documentale sull’origine del Pecorino risale all’anno 1526 ed è contenuta negli Statuti di Norcia (Pg). Il vitigno nel corso del Novecento è stato gradualmente abbandonato per lasciare spazio a varietà più produttive come il Trebbiano. L’origine del nome si confonde nelle nebbie delle tradizioni popolari fatte di pittoresche storie più o meno verosimili. Si passa dall’“uva dei pecorari” in quanto consumata dalle genti povere come i pecorai, all’“uva delle pecore” perché le greggi, durante la transumanza, andavano pazze dei suoi acini gialli e dolcissimi.
TERROIR
In Abruzzo, a Orsogna, sulle pendici soleggiate delle zone pedemontane della Maiella si estendono oltre 1.500 ettari di vigneti a un’altitudine di 432 metri sul livello del mare. Questo territorio offre condizioni eccezionali che permettono la produzione di vini davvero unici e straordinari, caratterizzati da una personalità inconfondibile e profondamente legata al territorio d’origine. La forza di questo terroir risiede nel suo particolare microclima, la cui “spina dorsale” è rappresentata dal perfetto connubio tra due elementi naturali contrastanti, ma complementari: il massiccio della Maiella, che si eleva fino a 2.793 metri sul livello del mare e il vicino mare Adriatico. Questa vicinanza tra montagna e mare crea un equilibrio ambientale raramente riscontrabile in altre zone viticole, generando condizioni ottimali per la maturazione delle uve.
SUOLO
La qualità dei vini Vola Volé Seven Dots è intimamente legata alla biodiversità dei terreni da cui nascono. La combinazione tra suolo, vitigno e clima, insieme all’esperienza e alla passione del produttore, danno vita a vini che esprimono l’identità del territorio e regalano emozioni uniche a chi li degusta. Dai terreni argillosi, noti per la loro capacità di trattenere l’acqua e rilasciarla gradualmente, ai suoli calcarei, che conferiscono mineralità e freschezza alle uve, fino ai suoli sabbiosi, leggeri e drenanti, ogni tipo di terreno crea le condizioni pedologiche ottimali per la produzione di uve destinate a vini di alta qualità. BIO Cantina Sociale Orsogna sceglie il vitigno più adatto a ciascun tipo di terreno, fondamentale per esaltare le caratteristiche uniche del terroir e ottenere vini di eccellenza.
FORMA DI ALLEVAMENTO
LA CAPANNA ABRUZZESE
La capanna, nota anche come tendone o pergola abruzzese, incarna la forma di coltivazione della vite più radicata e diffusa nel cuore dell’Abruzzo. Questa tecnica si distingue nettamente dalle moderne forme di coltivazione viticole, che impongono limiti vegetativi alle viti attraverso potature drastiche e innaturali, offrendo uno spazio aereo più ampio per la chioma rigogliosa e una superficie di terreno più estesa per lo sviluppo profondo delle radici. Preservare la capanna significa salvaguardare un’identità e un paesaggio unico. La capanna, con la sua bellezza e la sua storia, può diventare un simbolo di un’agricoltura della tradizione e della vite, capace di produrre vini di alta qualità che esprimono l’autenticità del territorio.
LA CAPANNA E IL VIGNAIOLO
La capanna è un vero e proprio patrimonio culturale e agricolo, testimone dell’ingegno e della saggezza dei vignaioli abruzzesi. Generazione dopo generazione, questi artigiani della terra hanno perfezionato quest’arte, tramandando il sapere prezioso che rischia di essere dimenticato nell’epoca della globalizzazione e dall’omologazione. La capanna si erge come un baluardo dell’arte secolare del vignaiolo: una serie di interventi manuali essenziali per la salute e la prosperità della vite, mantenendo vivo un legame intimo tra l’uomo e la terra.
CONDUZIONE AGRICOLA
L’Azienda Agricola Biodinamica: Un Organismo Vivente
L’azienda agricola biodinamica si distingue come un organismo vivente complesso, autosufficiente e profondamente connesso all’ambiente circostante. Questo approccio esclude input esterni, favorendo invece un sistema chiuso in cui le relazioni giocano un ruolo cruciale: la concimazione, la coltivazione e l’allevamento sono praticati in modo da rispettare e promuovere attivamente la fertilità e la vitalità del terreno. Questo si traduce in un miglioramento delle produzioni vegetali e animali, creando un ciclo virtuoso di sostenibilità. La viticoltura biodinamica assume un ruolo centrale in questo sistema, portando in cantina uve “sane” e microbiologicamente “vive”. Solo queste uve sono in grado di affrontare la fermentazione spontanea, processo fondamentale per la produzione di vini biodinamici autentici e di alta qualità. In sintesi, l’azienda agricola biodinamica rappresenta un modello di produzione agricola che va oltre la semplice coltivazione, abbracciando un approccio olistico e rispettoso dell’ambiente che si traduce in prodotti di qualità superiore, ottenuti attraverso processi naturali e sostenibili.
AFFINAMENTO
Vasche in cemento e bottiglia.
SCHEDA ORGANOLETTICA, ABBINAMENTO, TEMPERATURA SERVIZIO
COLORE
Giallo paglierino brillante, impreziosito da raffinati riflessi dorati che catturano la luce nei calici di cristallo.
PROFUMO
Deciso e profondo inizialmente emergono freschi sentori di agrumi, dove l’arancia predomina con la sua dolcezza matura, seguiti dalle note floreali del sambuco che conferiscono eleganza ed elevazione.
GUSTO
Minerale e armonico, con un equilibrio perfetto tra acidità e struttura. Vino di notevole persistenza che lascia un’impronta duratura in un crescendo di complessità.
ABBINAMENTI
Grande versatilità gastronomica lo rende un compagno eccellente per diverse preparazioni: dai primi piatti elaborati come risotti ai frutti di mare o paste con sughi cremosi; accompagna con eleganza carni bianche come pollame nobile o vitello in cotture delicate e raggiunge però la perfezione con piatti a base di pesce e crostacei.
TEMPERATURA DI SERVIZIO
Compresa tra i 10-12°C





La Coccinella Septempunctata è considerata un insetto portafortuna e simbolo della produzione biologica.





