Descrizione
DENOMINAZIONE | |
Uve | Passerina minimo 85% |
Area | Colline di Chieti – Pendici della Maiella |
Origine del vitigno | Ha origini molto antiche e appartiene alla famiglia dei trebbiani. Il nome Passerina deriva dalle piccole dimensioni degli acini e dal fatto che i passeri manifestano una particolare predilezione per le sue uve dolci e gialle. Conosciuto tra l’Abruzzo e le Marche anche come Uva d’Oro, Campolese, Scenciato e Pagadebiti. Quest’ultimo proprio per la sua capacità di far fare cassa con vendemmie molto generose. Per molti anni sottovalutato a causa della popolarità del Trebbiano, tornato alla ribalta per la qualità delle sue uve nella vinificazione in purezza e negli uvaggi. |
IN VIGNA | |
Suolo | Medio impasto – calcareo |
Altimetria ed esposizione | Orsogna 432m s.l.m. |
Sistema di allevamento | Pergola abruzzese |
Vendemmia | Manuale |
IN CANTINA | |
Vinificazione | Le uve sono raccolte a mano a metà settembre quando l’uva ha un tenore acidico che garantisce la freschezza al vino. La fermentazione, con lieviti autoctoni, è condotta a temperatura controllata. La maturazione a fine fermentazione sulle buone fecce fa acquisire toni complessi e importanti. |
IN DEGUSTAZIONE | |
Vista | Giallo tenue con riflessi verdognoli. |
Olfatto | Bouquet delicato floreale acacia e fiori bianchi (biancospino). |
Gusto | Agrumato, acidulo, fresco e snello. |
IN SERVIZIO | |
Abbinamento consigliato | Crudi di pesce, fritture, salumi, risotti e formaggi di media stagionatura. |
Temperatura | 9-11°C |